Fare in fretta, ma con giudizio: è questa la sintesi alla quale punta la maggioranza. Da un lato le istanze sociali, le tensioni e le inquietudini che crescono, la voglia di fare in fretta. “Non c'è tempo da perdere, è urgente agire subito” ricorda il premier a tutta la compagine di Governo; dall'altra, la richiesta di fare bene e, soprattutto, insieme. Evitare, cioè, fughe in avanti che rischierebbero di portare a divisioni deleterie in un momento in cui - spiegano dal PD - non si può sbagliare. Collegialità e condivisione su tempi, forma e modalità di utilizzo delle ingenti risorse a disposizione, sia quelle stanziate in deficit con i vari decreti varati sia, soprattutto, quelle in arrivo dall'Europa. Capitoli di spesa chiari, dunque, da presentare agli Stati Generali voluti dal premier, agenda alla quale il Capo del Governo lavora in queste ore insieme al Ministro dell'Economia Gualtieri. Linee guida da sottoporre alle parti sociali e alle attività produttive del sistema Paese, ma, al tempo stesso, alle opposizioni, come spiega Conte, anche in risposta agli appelli del Capo dello Stato, tornato a chiedere unità, ricordando l'anniversario delle elezioni regionali, perché - ha spiegato il Presidente Mattarella - l'autonomia è la base della democrazia, ma la sfida impegnativa a cui è chiamata l'Italia la si vince con l'unità e non con un territorio contro l'altro. Conflitti e sovrapposizioni tra istituzioni possono solo creare inefficienze e fratture nella società. Il premier spiega di non volere contrapposizioni, ma - aggiunge - il confronto con le categorie non si può rimandare. Ma nella maggioranza i partiti chiedono maggiore condivisione. “Sarebbe un grave crimine, se andassimo lì senza un'idea, quindi ascoltare forze sociali e forze politiche, ma è importante che, però, vi sia un'identità del Governo, una proposta politica.” “Dopo aver investito 80 miliardi per aiutare le famiglie, le imprese e i i lavoratori adesso dobbiamo puntare a fare degli investimenti, a ridurre le tasse e abbattere la burocrazia, ma per fare questo serve un piano a lungo termine.” Intanto il Governo con il Ministro degli Esteri Di Maio guarda al piano per il Made in Italy, un patto per l'export pronto e a supporto delle imprese. Restano dure, invece, le critiche delle opposizioni. “Con gli Stati Generali dell'economia Conte punta soltanto a tirare a campare. Quello che vogliono le imprese è molto chiaro: taglio delle tasse, taglio della burocrazia, riforma del codice degli appalti e riforma della giustizia.” “Il Governo litiga al proprio interno, ci chiede coesione, ma, poi, ha sempre rifiutato tutte le nostre proposte.” Centrodestra che, però, deve fare i conti con le differenze interne sulla linea da tenere quanto all'utilizzo dei fondi europei. Primo fra tutti, il fondo Salva Stati.