Conte: non galleggio, altrimenti rimetto mandato

03 giu 2019
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“Io personalmente resto disponibile a lavorare con la massima determinazione per continuare in un percorso riformatore che al termine naturale della legislatura potrà consegnare a noi stessi e ai nostri figli un'Italia migliore, non solo più giusta, più equa, più inclusiva, ma anche più efficiente, più moderna, più competitiva, più attraente per gli stessi investitori. Non posso compiere questa scelta da solo. Le forze politiche che detengono la maggioranza in entrambe le Camere devono essere pienamente consapevoli di questo loro compito, delle loro rispettive responsabilità. Certamente – qui voglio essere chiaro con tutti i cittadini, con tutti – non mi presterò in nessun modo a vivacchiare o a galleggiare al solo fine di protrarre la mia permanenza qui, in questo palazzo, a Palazzo Chigi. Se non ci fosse una chiara assunzione di responsabilità come da me richiesto e – attenzione – se i comportamenti non fossero coerenti e conseguenti, molto semplicemente, con la trasparenza e con la lealtà cui ho cercato sempre di informare la mia azione e nel rispetto delle procedure costituzionali, rimetterò il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica, al quale, peraltro, colgo qui l'occasione per rinnovare la mia profonda stima e anche il mio sentimento di gratitudine per il sostegno e per i consigli di cui mi ha sempre voluto onorare fin dall'inizio del mio mandato. E' dunque compito delle forze politiche a questo punto decidere. Chiedo una risposta chiara, inequivoca e anche rapida, se mi permettete, perché il Paese non può attendere. Grazie”.

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