Il quadro epidemiologico impone misure ulteriormente restrittive. Il Presidente del Consiglio illustra in Parlamento il prossimo DPCM alla luce degli ultimi dati che evidenziano una situazione particolarmente critica. Si va verso un coprifuoco nazionale nella fascia serale fino alle prime ore del mattino, con divieto di circolare tranne che per esigenze di lavoro, studio, salute o necessità. Verrà implementata la didattica a distanza, che per le scuole secondarie di secondo grado potrà arrivare al 100%. Serrande abbassate per i centri commerciali nei fine settimana. Al loro interno potranno restare aperti soltanto gli alimentari, farmacie, parafarmacie e tabacchi. Stop a bingo, sale da gioco e scommesse. Scatta poi la chiusura di musei e mostre su tutto il territorio. Novità anche per i trasporti: la capienza a bordo dei mezzi pubblici verrà ridotta al 50%. Verranno limitati gli spostamenti da e verso le regioni più a rischio, eccezion fatta per esigenze di lavoro, studio e salute. Il quadro generale è preoccupante, ha detto il Premier. Il Paese si avvia verso uno scenario di tipo 4, con il rischio di tenuta dei servizi sanitari. Al di là delle misure valide a livello nazionale, ogni singolo territorio potrà decidere per ulteriori restrizioni. La strategia va modulata in base alle differenti criticità locali, ha spiegato Conte. Per questo, il nuovo DPCM individua tre aree corrispondenti ad altrettanti scenari di rischio, per ciascuno dei quali saranno previste misure via via più restrittive. Dipenderà dai dati: il meccanismo di entrata e uscita in una categoria o in un'altra sarà automatico, e automatica sarà dunque anche l'attivazione delle misure che scatteranno. Entro quale fascia saranno le regioni lo stabilirà il Ministero della Salute sulla base di un monitoraggio settimanale, coordinandosi con il Presidente della Regione stessa.