Tre giorni per dirsi addio e aprire da parte d'Italia Viva la crisi di Governo. È questo il tam tam che arriva da più fonti della maggioranza, Conte e Renzi ormai sempre più lontani, sono legati da un sottilissimo filo che è la nuova bozza del recovery plan, elaborata dal ministro Gualtieri, dopo il confronto con i partiti di maggioranza, dovrebbe essere consegnata nelle prossime ore sulla scrivania del Presidente del Consiglio, difficile però che vengano accolte le richieste di Italia Viva che prevedono tra le altre cose l'attivazione del Mes, il partito di Renzi non ha mancato anche nelle ultime ore di marcare le distanze. La ministra Bellanova avrebbe chiesto subito il nuovo decreto sui Ristori e criticato il piano vaccinale, definendolo insufficiente e poco chiaro. Per il Movimento 5 Stelle aprire ora una crisi di Governo sarebbe un errore enorme. Ipotizzare ora la crisi di Governo con recovery plan da progettare, con la campagna vaccinale in atto, è uno schiaffo in faccia ai sacrifici fatti dagli italiani, come ci ha indicato il Presidente Mattarella, dobbiamo progettare, dobbiamo costruire, poche polemiche e molti fatti. La vera domanda ora è quale sarebbe lo sbocco di una crisi al buio? Conte sembra intenzionato a giocarsi la sua partita fino in fondo in Parlamento, il Pd chiede chiarezza. Non servono avventure politiche o crisi al buio, le persone vengono prima degli interessi di parte. Per il Pd il Governo non deve perdere tempo e decidere al più presto il miglior utilizzo dei fondi europei, per i problemi che riguardano la vita quotidiana dei giovani, delle donne, dei cittadini italiani. E non si esclude nemmeno l'ipotesi di continuare con la stessa maggioranza cambiando il Presidente del Consiglio. Tutti sembrano tenere le elezioni anticipate come extrema ratio, nel centrodestra, intanto, prosegue il pressing di fratelli d'Italia per sostenere la mozione di sfiducia al governo. In 24 ore sono state raccolte più di centomila firme, ma quello che conta sarà il voto in Parlamento, se si arriverà alla redde rationem tra Conte e Renzi.