Il caso Cospito monopolizza la cronaca politica, oltre che quella giudiziaria: a Palazzo Chigi la conferenza stampa dei Ministri dell'Interno e della Giustizia sul 41 bis, in Parlamento la bagarre dopo le parole di Donzelli che scatenano le opposizioni. Il Vicepresidente del COPASIR, intervenendo alla Camera, riferisce di contatti in carcere fra Cospito e mafiosi, e attacca frontalmente alcuni Deputati PD. "Il 12 gennaio 2023, mentre parlava con i mafiosi, Cospito incontrava anche i Parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando che andavano a incoraggiarlo nella battaglia. Allora io voglio sapere, Presidente, se questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi, con la mafia". Già in Aula la reazione del PD è furibonda, fuori il capogruppo Serracchiani accusa: "il Partito Democratico non ha mai messo in dubbio l'articolo 41 bis. L'Onorevole Donzelli ha fatto propaganda in un aula parlamentare, offendendo e non rispettando dei deputati. Per la storia e per le vite, anche, che si sono perse, purtroppo, non si può dubitare della nostra posizione". Anche dal resto dell'opposizione piovono critiche e richieste di dimissioni: tutti si chiedono come abbia avuto informazioni riservate, se in qualità di Vicepresidente del COPASIR. Circostanza che l'interessato smentisce. Al suo fianco si schiera Fratelli d'Italia: «il primo provvedimento del Governo Meloni è stata la conferma del carcere ostativo e a distanza di pochi mesi ci ritroviamo casualmente il caso Cospito», fa notare il Sottosegretario Fazzolari. Salvini chiama Donzelli per dargli solidarietà ma poi chiarisce: «mi appassiona poco la bega parlamentare». La giornata si chiude con l'istituzione di un giurì d'onore, chiamato a indagare sulla vicenda, mentre nelle prossime ore è prevista l'informativa del ministro Nordio sul caso Cospito e il 41 bis, chiesta dalle opposizioni. "In questo momento e in questa situazione, secondo me, il 41-bis non può essere messo in discussione". Il Ministro dell'Interno Piantedosi avverte: «dobbiamo innalzare il livello di attenzione, vista anche la metodologia delle azioni insidiose condotte da questi soggetti».