Alla fine toccherà ancora una volta a Palazzo Chigi mettere ordine nelle norme che passo dopo passo stanno riaprendo l'Italia. L'ultimo nodo, ma che è già diventato un caso politico tra rigoristi ed aperturisti, è quello dei posti a tavola al ristorante. Con l'arrivo delle zone bianche e la conseguente caduta di molte restrizioni il vincolo, almeno nelle zone a basso contagio, sembrava superato. Non è così. Una nota, dagli uffici del Ministro Speranza, conferma "sine die" il massimo dei quattro coperti. Non ci sta la Ministra Gelmini che raccoglie l'ira di Regioni e associazioni di categoria. L'intesa non era questa, sbotta il Ministro, in zona bianca il limite non c'è. Seguono raffiche di dichiarazioni tra favorevoli e contrari con il Governo costretto a convocare il Tavolo Tecnico per dirimere la questione. Punto di caduta più probabile: via i limiti per i tavoli all'aperto, massimo quattro persone allo stesso desco per le sale al chiuso. Coperti a parte, la nota positiva arriva dai numeri della campagna vaccinale che si allarga a tutte le fasce d'età. Ma anche qui: Regione che vai regola che trovi. Non ovunque si apriranno subito le prenotazioni per tutti. Differenze simili a quelle per i viaggi all'estero con l'entrata in vigore dei Green Pass per i già vaccinati che cambia da Paese a Paese. L'Italia aveva parlato del 15 maggio come data a cui anticipare il via libera ai turisti dall'estero ma è ancora tutto fermo. L'unico Pass resta il tampone. Nel frattempo i vaccinati possono entrare liberamente in Grecia e Croazia, dalla prossima settimana in Spagna, e dal 9 giugno anche a Parigi.