La domanda adesso è: e ora? Ieri a Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte è stato ascoltato insieme Ministri Lamorgese e Speranza dai pm di Bergamo, la motivazione aver un quadro più completo sulle responsabilità della mancata zona rossa nella provincia bergamasca colpita duramente da Covid 19, soprattutto nelle zone di Alzano e Nembro, Conte persona informata sui fatti. Tre ore durante le quali il premier ha ribadito di aver agito in scienza e coscienza, alla luce del quadro epidemiologico non avrebbe avuto senso in quella prima settimana di marzo chiudere quei comuni racconta il premier al quotidiano la stampa. Il problema a studiare soluzioni drastiche e immediate per tutta l'Italia. Non solo, Conte che si dice sicuro non temo avvisi di garanzia. Alla fine, chiarimento e massima collaborazione istituzionale, si è sottolineato da più parti a incontro concluso. Abbiamo sentito come persone informate sui fatti. Il presidente del Consiglio dei Ministri, il ministro della salute, il ministro dell'interno. Le audizioni si sono svolte in un clima di massima distensione e di massima collaborazione istituzionale e ora noi ce ne andiamo grati delle dichiarazioni che abbiamo avuto e a completare il nostro lavoro. Per quello che riguarda le zone rosse è finalmente emersa la verità dopo mesi di bugie. Spettava al governo, perchè una zona rossa per essere protetta ha bisogno dei militari. Ma non solo l'Italia, anche nel mondo cittadini, e associazioni puntano il dito contro i rispettivi governi, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti alcuni esempi, dove sono arrivate una pioggia di denunce con molte indagini in corso, alcuni governi criticati per troppa severità altri per troppo lassismo e in attesa di vedere forse anche delle Commissioni di inchiesta parlamentari in azione ora si guarda alla politica che davanti al covid 19 finisce sotto accusa.