Per contrastare le scosse innescate dal terremoto ai vertici di Stellantis, Giorgia Meloni è determinata a fare da argine. "Ho parlato con Elkann che mi ha comunicato le dimissioni di Tavares. Noi vogliamo fare del nostro meglio per difendere i livelli occupazionali e nel caso del automotive l'indotto che è fondamentale". Quanto accaduto è per Meloni il frutto di battaglie sindacali molto forti fatte soprattutto dai sindacati francesi e americani, "quello italiano su questo era un po' afono", osserva la premier. Ora gli occhi sono puntati sul tavolo convocato il 17 dicembre. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani auspica che l'addio di Tavares porti ad una svolta. "Mi auguro che il cambio significhi nuovi investimenti in Italia, significhi un rilancio della presenza dell'industria dell'auto nel nostro Paese perché è quello che è giusto fare per dare ancora all'Italia una politica industriali dove il settore dell'auto possa essere trainante e protagonista". Durissimo con Stellantis il ministro dei Trasporti Matteo Salvini. "Da italiano, non da ministro, da italiano sono offeso dalla gestione degli Elkann e dalle cifre che si stanno leggendo a proposito della fuga dell' ex amministratore delegato". La CGIL chiede che la Presidenza del Consiglio convochi il gruppo dirigente di Stellantis e i sindacati, che sperano che l'uscita di scena di Tavares agevoli prospettive migliori . "Pensiamo che queste dimissioni devono determinare una svolta, un cambio di passo, in direzione di presentare un serio e credibile piano industriale sul automotive, soprattutto nel nostro Paese". La richiesta fatta a John Elkann di venire in parlamento arriva da maggioranza ed opposizione, con quest'ultima che però chiama in causa anche il governo. Il leader di Azione Carlo Calenda invoca le dimissioni del ministro per le Imprese Adolfo Urso che nelle scorse ore ha parlato al telefono con Elkann. "Dovrebbe dimettersi anche Urso che ha detto che Tavares avrebbe fatto un milione di veicoli, ci fermeremo alla metà. Che ha un piano che si chiama transizione 5.0 che dovrebbe sostenere gli investimenti che non sta funzionando".