Signora Presidente del Senato, signor Presidente del Consiglio dei ministri, onorevoli colleghi, questo luogo esige e merita rispetto e la sua valutazione, signor Presidente, rispetto al fatto che questa crisi è incomprensibile impone a noi di Italia Viva e a me personalmente di prendere al volo l'opportunità ed dirle guardandola negli occhi che cosa ha portato ciascuno di noi in questi mesi ad allontanare il proprio cammino dal cammino del Governo. Quando una storia volge al termine vale la pena dirsi le cose senza che rimanga niente in sospeso. Noi pensiamo che il suo Governo non sia il governo più bello del mondo non sia come lei ha detto il Governo migliore del mondo. Pensiamo che per la drammaticità della pandemia per la tragedia in corso ci sia bisogno di un Governo più forte. Noi non pensiamo che davanti alla tragedia che questo Paese sta vivendo e che le ricorda puntualmente, qui e altrove possa bastare la narrazione politica del gli altri paesi ci copiano. Siamo un modello. Non è stata aperta ancora una crisi istituzionale, perché lei non si è dimesso al Quirinale. Ma ci sono tre crisi grandi, enormi che sono aperte da tempo non certo per colpa sua, signor Presidente, la prima è la crisi economica. L'Italia è il Paese messo peggio di tutti, dal punto di vista della caduta del Pil nell'anno 2020, meno 10% e le previsioni ottimistiche del Ministero dell'economia e della finanza che prevedono una crescita del +6% sono smentite innanzitutto dalla Banca d'Italia che prevede per il 2021 una crescita dimezzata rispetto a quelle dell'esecutivo.