Siamo in fase di pianificazione operativa per l'invio di truppe in Ucraina, a garanzia della pace, ma questi piani devono restare classificati. A parlare il ministro britannico della Difesa che a Roma conferma la volontà di Londra di dispiegare le proprie truppe sul campo per assicurare e spiega, la stabilità del paese. Una pace che però appare ancora lontana, e per questo è l'italiano Guido Crossetto a delineare come il quarto incontro insieme ai responsabili della difesa di Francia, Germania, Polonia e Regno Unito, si sia concluso con la dichiarazione comune di un impegno più concreto per arrivare ad una tregua duratura nel cuore dell'Europa. "Abbiamo condiviso la necessità di mantenere uno stretto coordinamento sulle misure di sostegno all'Ucraina, evitando duplicazioni, massimizzando l'impatto delle azioni congiunte". Ogni singolo paese è troppo piccolo per affrontare le sfide che abbiamo davanti negli anni passati e non abbiamo investito abbastanza, dobbiamo recuperare il gap accumulato, afferma dunque Crosetto riferendosi a Italia e Germania, per poi spiegare, siamo cinque ministri di cinque paesi diversi, ma abbiamo la stessa idea del pericolo che corriamo, siamo d'accordo sulla necessità di costruire un'Europa della difesa. Il pericolo al momento è il presidente russo Vladimir Putin, aspramente criticato per non aver accettato, di incontrare l'omologo ucraino Zelensky ai colloqui in corsa a Istanbul. Ma c'è anche il tema della deterrenza nucleare. Francia e Polonia stanno stringendo un accordo per una possibile fornitura a Varsavia di testate atomiche. L'Italia, dice Crosetto, finora ha contato su quella americana, ma anche su Londra e Parigi, in caso di bisogno, Vasta, Sky TG 24. .