Nessun deragliamento della funzione del Consiglio Superiore della Magistratura, nessun utilizzo dell'organo di autogoverno dei magistrati come fosse una terza Camera. L'ANM risponde così alle dichiarazioni del vicepresidente del CSM Fabio Pinelli "Un organo di garanzia particolarmente qualificato come Consiglio Superiore che si occupa dell'amministrazione della giurisdizione, ma perché non può dare pareri quando si fanno leggi che interessano quell'amministrazione.", "Il rischio è spesso nel non farlo è di non avere una conoscenza diretta delle effettive situazioni di criticità della realtà giudiziaria." Al comitato direttivo del sindacato delle toghe che vede riuniti per due giorni i rappresentanti della categoria; sono molti i temi all'ordine del giorno a cominciare dalle dichiarazioni del Ministro della giustizia Nordio che ha richiamato su costo delle intercettazioni. Per i magistrati la priorità è la tutela dei cittadini e della legge e questo ha un prezzo. Senza dimenticare che proprio le intercettazioni hanno permesso di sottrarre patrimoni considerevoli alla criminalità. Circa poi l'abolizione del reato di abuso d'ufficio, il presidente della ANM, spiega che non ci sarà il beneficio prospettato da Nordio. Sulla separazione delle carriere I magistrati non oppongono un no pregiudiziale, ma avvertono "Un pericolo che noi pensiamo sia dietro l'angolo, cioè la separazione delle carriere come primo passo per una soggezione del Pubblico Ministero al potere esecutivo. Non crediamo che questo sia una scelta benefica.".