Dal 21 dicembre al 6 gennaio controlli su nodi dei trasporti

06 dic 2020
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Strade, stazioni, aeroporti e i controlli saranno intensificati sui nodi del trasporto e anche sulle vie dello shopping, accanto ai 70000 uomini in divisa annunciati dal ministro dell'interno Lamorgese ci saranno militari dell'operazione Strade sicure e anche la polizia locale. Servizi mirati, chiede ai suoi uomini il capo della polizia, Franco Gabrielli, che sottolinea come i controlli dovranno essere più pregnanti dal 21 dicembre al 6 gennaio, nonché nelle giornate del 25, 26 dicembre e del primo gennaio, viste le particolari limitazioni degli spostamenti tra regioni e comuni. Il periodo da cerchiare in rosso va dal 21 dicembre al 6 gennaio appunto e nei giorni immediatamente precedenti per quanto riguarda chi vorrà raggiungere la famiglia e festeggiare insieme le feste, dal 21, infatti, per spostarsi tra le regioni, a prescindere dalla zona servirà un'autocertificazione, nella circolare del Viminale si specifica che tra le situazioni di necessità sarà possibile inserire l'esigenza di raggiungere parenti oppure amici non autosufficienti, allo scopo di prestare loro assistenza. La ministra dell'interno ha promesso senso di equilibrio da parte delle forze dell'ordine, ma ha chiesto responsabilità agli italiani, sarà un Natale di sacrifici per evitare una terza ondata, sacrifici anche per quegli esercizi commerciali che dovranno restare chiusi nei weekend, ma che durante la settimana potranno allungarsi fino alle 21, per diluire il traffico dello shopping natalizio. Stretta anche per gli ingressi in Italia dall'estero, dal 10 dicembre al 15 gennaio chi arriva in Italia da uno dei 27 paesi dell'Unione europea o da Andorra, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Regno Unito, Svizzera o Principato di Monaco dovrà fare un tampone molecolare o anti igienico 48 ore prima del suo arrivo, dal 21 dicembre al 6 gennaio le regole si restringono ancor di più, il tampone negativo andrà bene solo se l'ingresso o il rientro in Italia avviene per esigenze lavorative, di studio, di salute, di urgenza o per far ritorno alla propria residenza o al proprio domicilio, per tutte le altre motivazioni di ingresso non ci sarà alternativa alla quarantena.

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