Stanno per cadere quasi ovunque gli ultimi simboli della stagione più acuta della pandemia e della sua fase più cruenta, ovvero l'obbligo di mascherine e di Green Pass. Chirurgiche o FFP2, dal 1° maggio non dovranno più essere necessariamente indossate nei bar e nei ristoranti e anche al chiuso, così come nei negozi o nei supermercati, anche se l'ordinanza appena firmata dal ministro Speranza invita ancora ad indossarle, almeno fino al 15 giugno. Fino a quel giorno l'obbligo resta per accedere a treni, bus, aerei e mezzi di trasporto a lunga e breve percorrenza. Bocca e naso coperti anche a scuola fino alla fine dell'anno, esami compresi, ma anche per andare al cinema, teatro e in generale nei luoghi di spettacolo al chiuso, oltre che per andare a trovare parenti in ospedale e nelle RSA. In questo caso resta anche l'obbligo di esibire il Green Pass, altro strumento simbolo della pandemia che per il resto va quasi totalmente in archivio. Non sarà più obbligatorio, neanche nella forma base, per andare al lavoro. Gli unici obbligati al vaccino fino a fine anno sono medici, infermieri ed operatori sanitari di ospedali e residenze per anziani. In realtà, il Certificato Verde continuerà a servire per viaggiare all'estero, anche se le regole cambiano da Paese a Paese, quello base da vaccinazione, guarigione o tampone, continua a dover essere esibito per entrare nei Paesi europei. Quanto ai luoghi di lavoro privati, al momento l'obbligo di mascherina decade dal 4 maggio, quando scadrà il protocollo firmato tra imprese e sindacati, che potrebbero scegliere di demandare all'azienda la scelta di far tenere ai dipendenti la mascherina, mentre per gli uffici pubblici il ministro Brunetta sta lavorando ad una circolare ad hoc.