Agenda alla mano, in attesa della Cabina di regia sulla delicata questione Green Pass. Il quadro politico presenta tutta una serie di altre questioni, ancora aperte e cariche di tensione nel cuore dell'estate. Si parte dal ddl Zan, al centro nelle ultime settimane di un duro braccio di ferro e di non poche polemiche nella stessa maggioranza, arrivate fino ai banchi del Senato. "Propongo ad Enrico Letta, per l'ennesima volta, una mediazione come chiesto dalla Santa Sede. Vediamoci martedì, prima che il testo arrivi in Aula", chiede Matteo Salvini. La Lega spinge per cancellare alcuni punti definiti critici del testo, "Se Letta non accettasse" continua il numero uno del Carroccio, "La legge Zan finirebbe male e tutta la responsabilità cadrebbe sulle spalle del Pd." Ma non c'è solo il dossier ddl Zan sul tavolo. Teso è anche il dibattito sulla giustizia e con la discussione sul pacchetto Cartabia. Qui l'attenzione si sposta sulla galassia pentastellata. Giuseppe Conte incontrerà il premier Mario Draghi lunedì. Si parla di un confronto che dovrà inevitabilmente essere aperto e senza tatticismi, dopo il giudizio non favorevole dell'ex inquilino di Palazzo Chigi sulla riforma. Si attendono novità, da quello che sarà il primo incontro tra il Presidente del Consiglio e Conte, nel suo nuovo ruolo di leader dei pentastellati. Nel contesto complessivo infine, in attesa di capire se ci sarà un chiarimento nei prossimi giorni, c'è anche da registrare la forte turbolenza nel centrodestra dopo la questione delle nomine Rai. Il dissenso sui nomi, il mancato accordo sulla conferma del candidato di Fratelli d'Italia ha portato lo scontro frontale: Meloni con Lega e Forza Italia. La leader di Fratelli d'Italia non si è presentata, rinunciando alla presentazione di gruppo del candidato sindaco di Milano per il centrodestra Luca Bernardo. La frizione con Lega e Forza Italia continua, le conseguenze ancora tutte da capire.