Decreto anti-rave, si guarda a modifiche

Non solo il fronte diplomatico internazionale, per il Governo c'è un fronte economico e uno tutto interno. Continua, infatti, a far discutere la norma anti-rave licenziata dallo esecutivo nel suo primo Consiglio dei Ministri. La maggioranza si divide, l'opposizione attacca. Se, infatti, Forza Italia si prepara a presentare un emendamento per cambiarla, il ministro per i rapporti con il Parlamento Ciriani sembra frenare. Non si torna indietro, le camere servono per approfondire il testo, avverte, dopo la difesa con fierezza dell'iniziativa di legge, fatta dal Presidente del Consiglio. Modifiche possibili, si lascia comunque intendere tra i partiti di Governo, ma l'impasto e lo spirito del provvedimento restano. Qualunque forma di manifestazione di dissenso non ha alcun che a che spartire con questa norma. Se lei mi chiede se può essere modificata dal Parlamento? Ci mancherebbe. In ballo, ci sono i possibili interventi sulla ampiezza della pena che farebbe scattare, nel suo massimo, anche la possibilità di intercettare da parte dei PM e l'indeterminatezza di alcune espressioni che riuscirebbero ampio spazio a interpretazioni estensive ad altre tipologie di manifestazioni. Ed è su questo che PD, 5 Stelle, Terzo Polo si concentrano puntando l'indice su un testo che, dicono, non va modificato ma ritirato. Per l'ex premier Conte, si tratta di una norma da regime sudamericano e per il segretario Dem Letta, di una misura aberrante. L'apertura ai no-vax, l'aumenta del tetto del contante, il rinvio delle importanti riforme del PNRR e una norma che limita la libertà di chi dissente: un pessimo inizio. I democratici annunciano in tal senso un sub emendamento al Decreto Aiuti Ter, dal quale, intanto, salta la sospensione per le multe da 100 euro ai non vaccinati. Manca, infatti, la proposta annunciata dall'esecutivo che probabilmente dovrebbe, però, arrivare più avanti con un testo ad hoc. Nelle prossime ore, il Consiglio dei Ministri, per integrare la nota di aggiornamento al documento di Economia e Finanza. Il nuovo decreto per fronteggiare il caro bollette arriverà, però, in una successiva riunione del Governo la prossima settimana.