Il decreto vaccini va avanti nel suo iter e il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, spera di poter concludere in settimana, ma il fronte dei genitori è spaccato. I favorevoli si sentono in balia dei no-vax. I pro-vax, in una lettera al Presidente del Senato Grasso, dove riprende l’esame del testo, attaccano: “Il provvedimento che introduce l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’iscrizione a scuola sta perdendo pezzi e alla fine sta vincendo chi urla più forte”. La lettera parte da Corinna Verniani, mamma di una bambina che non può essere vaccinata perché affetta da una patologia, ed è già stata sottoscritta da migliaia di genitori. In risposta ad un recente studio dei due ricercatori Antonietta Gatti e Stefano Montanari, che hanno sostenuto la presenza di sostanze tossiche nei vaccini, interviene il Direttore della Divisione di microbiologia e immunologia dell’Università di Atlanta, Guido Silvestri. “Le preparazioni vaccinali sono purissime”, afferma. Sullo sfondo di pro e contro e di ricerche più o meno accreditate, poi, i dati allarmanti pubblicati da OMS e UNICEF: nel mondo il tasso di vaccinazione tra bambini è in stallo dal 2010 e anche nel 2016. Uno su dieci, cioè 12,9 milioni di neonati, non ha ricevuto neppure le immunizzazioni di base. Anche in Europa circa 650.000 bambini che nascono ogni anno non ricevono la serie completa delle tre dosi di vaccino contro difterite, tetano e pertosse, nel primo anno, sottolinea il vice direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità. Intanto, per difendersi dalle bufale che corrono in rete e che spesso generano allarmi immotivati, l’Istituto Superiore di Sanità pubblica un decalogo per fare chiarezza anche sul decreto in approvazione.