In attesa di un chiarimento faccia a faccia con il premier e dopo lo strappo sulla delega fiscale, Salvini cerca di serrare i ranghi del partito. Dalla Lega arriva prima una nota in cui si chiede al Parlamento di togliere ogni accenno alla riforma del catasto, che preluda a nuove tasse sulla casa, e poi un comunicato congiunto dei governatori leghisti, in cui si spiega la necessità di un approfondimento, perché la delega, spiega Fedriga, governatore del Friuli-Venezia Giulia, lascia aperta la possibilità, dal 2026, di rivedere al rialzo e in modo esponenziale, le tasse sulla casa, cosa che andrebbe a colpire il settore edilizio e le famiglie. "Io non ti do una delega in bianco perché, fra qualche anno, tu mi vada a fregare. Questa è una patrimoniale nascosta". Gli alleati di maggioranza, Movimento 5 Stelle e PD, difendono la bontà della delega fiscale dove, tra l'altro, verranno ridefinite le aliquote IRPEF, e considerano lo strappo di Salvini un atto irresponsabile e incomprensibile. Duro il segretario del PD: "Salvini, rispetto alle sue, non ottiene niente, fa solo casino e credo che sia, tutto questo obbliga un dispendio di energia inutili. Credo che sia che gli italiani abbiano chiaro che questo è un danno ma gli italiani hanno sanzionato questo danno, perché la sconfitta alle amministrative del centrodestra e della Lega è anche e soprattutto per via di questo atteggiamento". La campagna elettorale per i ballottaggi è appena iniziata.