Per cercare di fronteggiare la crisi in Afghanistan l'Italia punta sul coinvolgimento delle 20 principali potenze economiche mondiali. Mentre nelle prossime ore si riunirà il G7 straordinario sotto la presidenza di Boris Johnson, il premier d'intesa con il Ministro degli Esteri Di Maio lavora alla successiva convocazione di un vertice straordinario del G20, organismo cui partecipano oltre ai sette grandi anche altri paesi cruciali in relazione alla strategia per l'Afghanistan come la Cina, la Russia e l'India. Matteo Salvini che ha incontrato Mario Draghi per un confronto incentrato sull'agenda di governo ha espresso forte preoccupazione rispetto al tema dell'accoglienza dei profughi e ha chiesto al premier di invitare anche il Pakistan al tavolo dei venti. "Io chiederò al presidente Draghi di invitare ufficialmente il Pakistan alla riunione del G20. Ovviamente non si può riconoscere nessun emirato islamico in Afghanistan, nessuna bandiera talebana, nessun governo talebano." Proprio in vista del G7 Mario Draghi ha incontrato i ministri degli Esteri e della Difesa, il Sottosegretario con delega alla sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli e il direttore generale del DIS Elisabetta Belloni. All'interno dell'Unione Europea diverse le posizioni rispetto alla gestione dell'emergenza migratoria. Il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni esorta gli stati membri ad accogliere i rifugiati afghani superando il vincolo dell'unanimità. "Io credo che l'Unione Europea abbia il dovere di lavorare sull'accoglienza e su quote di immigrazione legale dei rifugiati afghani e abbia il dovere di farlo anche togliendosi l'alibi dell'unanimità." C'è attesa per il primo appuntamento ufficiale in Parlamento dopo la chiusura estiva. Nelle prossime ore le commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato ascolteranno i ministri Di Maio e Guerini sulla crisi afghana e i suoi sviluppi.