I margini per evitare una guerra si stanno drammaticamente assottigliando. Il premier, Mario Draghi, condanna le mosse di Putin e gli eventi in Ucraina ci portano a ribadire che le prevaricazioni e i soprusi non devono essere tollerati, dice da Firenze. La via stretta della diplomazia in ogni caso rimane la prima opzione per l'Italia ma, sottolinea il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio nella sua informativa in Parlamento, non ci saranno incontri bilaterali con Mosca finché non ci saranno segnali reali di de-escalation. "Malgrado la gravità del momento e gli ultimi sviluppi cui stiamo assistendo in queste ore vogliamo continuare a concentrarci su ogni iniziativa diplomatica che possa scongiurare una guerra, una soluzione che riteniamo ancora possibile anche se con margini che si riducono di giorno in giorno." Il Ministro conferma le sanzioni sostenibili, proporzionate e graduali e annuncia la valutazione di aiuti economici all'Ucraina. L'annunciata missione di Draghi a Mosca intanto è congelata ed il niet di Di Maio ad un confronto diretto con Mosca, stando a quanto riferiscono tasse di Interfax, sarebbe stato apostrofato dal Ministero degli Esteri russo come una strana idea di diplomazia. I partner occidentali devono imparare a usare la diplomazia in modo professionale, fanno sapere da Mosca, parole preoccupanti le definisce il PD che si schiera a difesa, come la maggior parte delle forze politiche, del nostro Ministro degli Esteri. No alle provocazioni. L'Italia è impegnata a trovare soluzioni diplomatiche per scongiurare una guerra, così replicano fonti della Farnesina, che ha invitato intanto tutti i cittadini italiani a lasciare il prima possibile l'Ucraina.























