Misure restrittive che aiutino a contenere un'epidemia in espansione. Al nuovo DPCM si continua a lavorare tra tavoli e proposte, a partire da quella che vorrebbe la chiusura di tutte le attività alle 18, orario in cui potrebbe scattare anche l'obbligo per tutti di restare a casa, a meno di comprovare con l'autocertificazione la necessità di muoversi. Tra le misure valide su tutto il territorio, poi, limitazioni alla mobilità, con il divieto di spostarsi tra una regione e l'altra, a meno, anche qui, di comprovate esigenze di lavoro o salute, la chiusura dei centri commerciali nel weekend e lo stop alle slot o a giochi simili nei bar e nelle tabaccherie, oltre che didattica a distanza in tutta Italia, forse anche per le medie. Ci sono poi ulteriori stop che sarebbero facoltà degli amministratori locali, sebbene ancora non ci sia piena convergenza su chi debba o meno decidere con le regioni a chiedere uniformità sul territorio e l'esecutivo che preferirebbe demandare a chi quei territori li governa. Spetterebbe dunque ai Presidenti dichiarare la serrata totale delle attività, le zone rosse e anche la chiusura totale delle scuole.