C’è chi spera in un Draghi-bis con o senza MoVimento 5 Stelle, chi parla di responsabilità visto il momento difficile e chi vuole andare subito a elezioni. Su una sola cosa tutti i partiti sono d’accordo: la decisione dei pentastellati è da “irresponsabili”. Tutti tranne, ovviamente, i diretti interessati i quali, riunitisi in un Consiglio Nazionale, sembrano rivendicare la propria decisione senza sensi di colpa e continuano ad attendere risposte alle proprie istanze per decidere se mantenere o meno l’appoggio a Draghi. Ma per capire come andrà a finire si aspetta mercoledì, giorno in cui il risultato dipenderà –è l’opinione di Luigi Di Maio– dalla maturità delle forze politiche. Da una parte il PD che, come Italia Viva e Insieme per il Futuro, fa sapere di essere al lavoro affinché alle Camere si ricrei la maggioranza e il Governo Draghi possa ripartire, altrimenti –dicono- il Paese piomberà in una crisi gravissima che non può permettersi. Il segretario Letta ha detto di sperare in un proseguimento del Governo “con lo stesso formato”: un tentativo, forse, di salvare quel che resta del campo largo con il MoVimento 5 Stelle. Nel centrodestra chi fa parte della maggioranza mantiene una linea che invoca alla responsabilità, ma allo stesso tempo non esclude l’ipotesi elezioni. È la posizione di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi che concordano sul mantenere unito il centrodestra di Governo e sul non accettare più quelli che definiscono i “ricatti” di 5 Stelle e PD. E in caso di elezioni anticipate, su cui il leader di Forza Italia è più cauto, l’obiettivo è uscirne vincenti. Chi invece continua a invocare apertamente le urne è Fratelli d'Italia. Giorgia Meloni sottolinea che il suo partito non accetterà scherzi e si batterà per tornare subito a votare. Poi un messaggio agli alleati di centrodestra: speriamo –dice– che battere il PD sia la priorità di tutti.