Nel nostro caso, la fornitura si intende pagata, quando è stato fatto il pagamento in euro, i quali poi vengono convertiti in rubli, da parte di un agente di Gazprom, quindi non attraverso la Banca Centrale russa, sul mercato. Comunque l'ENI ha specificato che ogni mese andrà a un tribunale arbitrale in Svezia, che è quello evidentemente competente per queste questioni gas, petrolifere, eccetera, a chiedere se questa forma di pagamento viola il contratto esistente. Devo dire che l'ENI, a differenza di tantissime società europee, che avevano già aperto tutti i conti rubli, è stata molto trasparente, molto trasparente.























