Lo aveva detto ieri prima delle parole di Salvini, lo ripete oggi in una replica che non cambia. Il Governo va avanti, le riforme si fanno, le scadenze verranno rispettate. Mario Draghi non molla la presa, confortato dalle ultime dichiarazioni del leader della Lega che, nonostante tutto, non mette in discussione la sua permanenza nell'esecutivo. Draghi lo aveva sempre dato per assodato. Un conto sono però le convinzioni, un altro le conferme che arrivano dall'altra parte. "Il Governo va avanti. Tra l'altro l'azione del Governo non può seguire il calendario elettorale, perché noi dobbiamo seguire il calendario che ci viene, come dire, che è stato negoziato con la Commissione Europea, per il PNRR ma anche per le raccomandazioni che sono state date dalla Commissione all'Italia. Quindi questo è il calendario di riforme che il Governo si propone di seguire". Ciò che il premier non accetta sono le accuse di voler aumentare le tasse. Dal primo giorno questo Governo si è impegnato in senso contrario. E così, dice Draghi, è anche nella delega sul fisco, che toccherà al Parlamento riempire. "Sulla questione se c'è sostanza a questa affermazione, cioè se ci sia una patrimoniale, la risposta è no, non c'è una patrimoniale". "Non esclude nuovi interventi per calmierare il prezzo delle bollette elettriche ma anche su questo fronte, rivendica il bisogno di un'azione comune dell'Europa". L'Europa deve pensare in modo più autonomo ma soprattutto fare politica estera, il che significa acquisti comuni ma anche difesa comune. Il ragionamento è tanto semplice quanto complesso: siamo e restiamo nella Nato, ma se la Nato guarda altrove, anche l'Europa deve fare le proprie mosse.