È sempre il conflitto tra Russia ed Ucraina e riempire l'agenda e le discussioni del Capo del Governo italiano impegnato in un vero e proprio tour de force internazionale, Draghi è in Israele dove ha visto il Presidente Herzog e dove tra poche ore incontrerà il Primo Ministro Bennett. Se la qualità dei rapporti tra i due paesi è priva di ombre, ora si lavora per far sì che Israele possa contribuire alle forniture di gas e accelerare così il processo di affrancamento dalla Russia. Da qui possono arrivare quantità importanti di gas liquido, il punto è come. Considerato che il gasdotto EastMed, se mai dovesse essere realizzato, non lo sarà prima di 5 anni. Per questo bisogna trovare il modo di triangolare le forniture con un altro paese che possa poi instradarlo verso l'Italia. Una delle vie potrebbe essere l'Egitto, ci sono molti punti tecnici e diplomatici da risolvere, ma l'opzione è sul tavolo. Nel frattempo bisogna intensificare gli sforzi per arrivare ad un cessate il fuoco. "In momenti di crisi, d'incertezza, di guerra, come quello che stiamo vivendo, è ancora più importante opporsi con fermezza all'uso politico dell'odio. Dobbiamo promuovere la tolleranza, il rispetto reciproco, l'amore per il prossimo, questi sono i veri ingredienti di una pace duratura". E resta in campo anche l'ipotesi di un viaggio congiunto a Kiev Draghi, Macron, Scholz. Un viaggio da tenersi prima dei vertici internazionali che prenderanno il via la prossima settimana. Non ci sono conferme, né smentite, ma l'opzione è sul tavolo.























