Sia da AstraZeneca dall'Europa l'Italia riprende a pieno regime. Dalle 15 si riparte con le dosi del vaccino anglo svedese. Il Presidente del consiglio, Mario Draghi, fa sentire la voce del Governo italiano, che accoglie con soddisfazione il pronunciamento dell'Ema. La priorità del Governo, sottolinea il Presidente del Consiglio, rimane quella di realizzare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile. Il Ministro della salute Speranza dopo il via libera dell'Aifa, intende accelerare sulla campagna vaccinale, ma ribadisce che siamo ancora sotto la cappa della pandemia. L'arrivo dei vaccini, l'utilizzo di anticorpi monoclonali e le misure che pure stiamo continuando ad assumere in maniera significativa ci fanno pensare che, certo, siamo in una fase difficile, ma che la svolta non è lontana. Dobbiamo vaccinare velocemente e creare condizioni per cui il covid possa essere contenuto in maniera definitiva. Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi chiede di non perdere neanche un secondo. Per vincere la sfida della vaccinazione di massa oggi con i vaccini ce la possiamo fare. Altri Paesi lo stesso facendo, noi abbiamo cominciato a farlo, dobbiamo procedere senza ritardi, senza paure, senza divisioni, senza inutili polemiche. In buona sostanza, tutti chiedono ora di rendere effettivo il cambio di passo, ognuno con il suo accento. Matteo Salvini chiede che non ci siano più errori da parte dell'Europa. Ripartiamo subito senza perdere tempo, l'appello di Nicola Zingaretti. Ora si tratta di recuperare 3 giorni dal punto di vista organizzativo, il commissario Figliuolo sta già lavorando per assorbire questi ritardi. Il ministro per gli affari regionali Gelmini chiede una campagna di comunicazione per rafforzare il piano vaccinale, mentre la Maggioranza lavora per l'atteso decreto sostegni su cui c'è ancora un confronto che dovrebbe però approdare, secondo fonti di governo, sul tavolo del Consiglio dei ministri nelle prossime ore. Su tutti i fronti insomma, correre ora non è più una scelta ma una necessità.