Tappa fondamentale nel viaggio in Nord Africa e Medio Oriente per la stabilizzazione del Mediterraneo, dall'incontro con il Presidente Al Sisi, Antonio Tajani incassa rassicurazioni importanti. Prima fra tutte la volontà e l'interesse, manifesto reciproco di sviluppare le relazioni bilaterali tra Italia ed Egitto in tutti i campi. "Dobbiamo lavorare insieme per affrontare le grandi emergenze del momento, soprattutto nell'area del Mediterraneo, a cominciare, per quanto riguarda l'Italia, dal fenomeno dell'immigrazione, dobbiamo avere una soluzione della crisi libica, ancora oggi ci sono segnali di forti tensioni, noi vogliamo che si arrivi ad un accordo fra le parti." Un colloquio in cui si sono toccati vari temi tra cui la sicurezza energetica, la cooperazione economica, energia, certamente, una priorità. Il Ministro degli Esteri Tajani arriva al Cairo mentre il Presidente del Consiglio Meloni è in Algeria e dopo essere stato in Turchia la settimana scorsa e mercoledì a Tunisi. L'Egitto è un Paese importante per la stabilità araba, ma dall'Egitto il Governo italiano vuole anche altro, verità e giustizia innanzitutto sul caso di Giulio Regeni, ricercatore ucciso nel 2016, su questo la posizione del nostro Governo è sempre stata chiara e oggi Tajani ha avuto modo di ribadirlo. Si è parlato anche del caso Zaki, l'Italia rispetta la giurisdizione egiziana ma il titolare della Farnesina auspica la revoca delle misure restrittive affinché Patrick possa tornare a Bologna e proseguire lì i suoi studi.