Un voto per l'Europa che con la presenza di leader e big sembra guardare anche agli equilibri politici di casa nostra. A poche ore dalla chiusura delle liste con caselle compilate, sbianchettate e correzioni in corsa i partiti si preparano alla sfida dell'8 e il 9 giugno per eleggere l'europarlamento con una legge elettorale proporzionale che impone a tutti di giocare la partita in solitaria. A cominciare da Giorgia Meloni che dal palco pescarese ha annunciato la discesa in campo per tirare la volata a Fratelli d'Italia esortando gli elettori a scrivere solo Giorgia sulla scheda anche per esprimere il gradimento per il suo Governo. Mossa che serve a legittimare un referendum sulla premier che però, denuncia il Centrosinistra, significa sotto il nome niente. La new entry è quella di Vittorio Sgarbi in corsa sotto le insegne del partito meloniano dopo le dimissioni da sottosegretario alla Cultura. Esordio pubblico per il generale Roberto Vannacci, capolista al Centro e al Sud nelle liste della Lega, accanto a Matteo Salvini. Per Vannacci questa Europa al contrario cancella le identità. Ho parlato di patria, di confini, di identità, di sicurezza e ritengo che questi valori siano sovrapponibili con quelli della Lega. Per il leader leghista l'esito del voto europeo non avrà nessuna influenza sul Governo. Forza Italia schiera come capolista il segretario Antonio Tajani e nella circoscrizione Centro Alessandra Mussolini e Renata Polverini. ll Pd vede in prima linea la segretaria Elly Schlein capolista al Centro e nelle isole e altri pesi massimi del Nazareno come Nicola Zingaretti ed esponenti della società civile come l'ex direttore de l'Avvenire Marco Tarquinio. Nel Movimento 5 stelle Giuseppe Conte si è chiamato fuori ma ha convocato nelle sue liste l'ex campionessa di calcio Carolina Morace e l'ex presidente dell'Inps Pasquale Tridico. Capolista al Centro e al Nord-ovest per la lista Stati Uniti d'Europa sarà Emma Bonino e Matteo Renzi si candiderà all'ultimo posto in quattro circoscrizioni. E attacca: chi è eletto e non va a Bruxelles truffa i cittadini. Scelta fatta per il suo ex compagno di strada Carlo Calenda di Azione, che dopo aver esortato i leader a non scendere in campo, è tornato sui suoi passi presentandosi capolista in tutte le circoscrizioni. Stessa posizione per Ilaria Salis nella circoscrizione Nord Ovest tra le fila dell'Alleanza Verdi Sinistra. L'italiana è detenuta in Ungheria ed è stata portata al guinzaglio a processo con l'accusa di aver partecipato al pestaggio di un neonazista e con l'elezione potrebbe uscire dal carcere.