Da un lato l'emergenza Emilia Romagna, dall'altro il tema PNRR: questioni stringenti per il Governo e collegate tra loro. Giorgia Meloni punta a una nuova strategia sul fronte della prevenzione e degli investimenti per combattere il dissesto idrogeologico guardando all'Europa. Fondi sono stati già annunciati dalla Presidente della Commissione von der Leyen nel corso della sua visita in Emilia Romagna. Fondi sui quali la Premier chiede maggiore flessibilità. Intanto l'azione dell'Esecutivo mette sul tavolo le priorità, le prime necessità, la pulizia e il rifacimento della viabilità, gli aiuti a famiglie, imprese e agricoltori, un meccanismo di spesa da consolidare, i fondi necessari da reperire e un'attenta analisi e quantificazione dei danni su cui lavoreranno già nelle prossime ore il Governatore Bonaccini e il Ministro per gli Affari Europei Fitto, che si vedranno a Roma. Bonaccini parla di 7 miliardi ma la stima dovrà essere precisa e puntuale per attivare anche il Fondo di Solidarietà Europea che dovrebbe portare altri 400 milioni in dote che si aggiungerebbero ai 2 miliardi già stanziati dal Governo. Insomma solo dopo, ribadisce Meloni, si potrà pensare alla nomina del Commissario straordinario nonostante il pressing dei sindaci e dello stesso Ministro Salvini che chiaramente dice: "Prima ci sarà, meglio è". Quanto al Recovery Fund la Premier assicura: "Saranno rispettati i tempi e il programma di revisione del piano verrà presentato prima della scadenza prevista per il 31 agosto". Mercoledì la cabina di regia a Palazzo Chigi. Intanto sulla terza rata da 19 miliardi l'Unione Europea fa sapere che sono in corso con Roma scambi costruttivi.