“Oggi per me qui a Bergamo è una giornata molto importante. Questo è uno dei territori che ha sofferto di più in assoluto nel Paese, le cui immagini ricorderemo per sempre, quindi la presenza dello Stato era assolutamente doverosa. E' una giornata emozionante perché fare gli esami di Stato in presenza non era assolutamente scontato, non è stata una passeggiata. Alcuni Paesi europei li hanno cancellati, quindi questi esami di Stato rappresentano un po' un trade union con quello che sarà il nuovo anno scolastico. Questi esami di Stato non concludono quest'anno scolastico, ma, se volete, riaprono al prossimo, quindi io sono molto felice di rivedere le scuole oggi riaperte.” “Quando si ripartirà a settembre e come?” “Abbiamo fatto una proposta alle Regioni per il 14 settembre, se intendiamo il riportare tutti, tutti, tutti gli studenti a scuola, ma già dall'1 settembre le scuole saranno aperte per recuperare tutte le attività di apprendimento per gli studenti e le studentesse che sono rimaste un po' più indietro.” “Quindi già dall'1 settembre si potrà tornare in Aula?” “Assolutamente sì!” “Ministro, che effetto le fa entrare in una scuola a Bergamo, nel territorio che sappiamo essere il più colpito da quest'epidemia?” “Mah, sa, io ho dedicato tutta la mia vita alla scuola, da docente e da ministro. Dover chiudere le scuole per me è stato uno struggimento, una ferita che mi resterà dentro per sempre, quindi oggi sono veramente felice, felice di rivederle aperte.” “Incontrerà gli studenti?” “Gli studenti sono la cosa più importante per me che esiste nel Paese, studenti e studentesse, quindi sarò ben felice di incontrarli e di parlare con loro,.” “Ministro, le esigenze degli studenti e della scuola sono state lasciate un po' indietro nei mesi peggiori dell'emergenza. Dalle famiglie, a volte, sono state espresse preoccupazioni per i ragazzi a casa e in molte conferenze stampa l'ultimo tema trattato era proprio quello dei più piccoli e dei giovani a scuola.” “Se posso non concordare con questa ricostruzione dei fatti, la scuola è stata sempre al centro dei pensieri di questo Governo. Io chiedo ancora tutt'oggi quale sarebbe stata l'alternativa alla didattica a distanza in un momento in cui eravamo tutti chiusi a casa. Abbiamo fatto di tutto per restare vicino ai nostri studenti e ringrazio tutto il personale scolastico, le famiglie e gli studenti perché hanno dato una grandissima prova di resilienza. E' chiaro, non ha funzionato dappertutto nello stesso modo, abbiamo investito subito dei soldi per comprare tablet, pc e fare arrivare le connessioni, ma ricordiamoci sempre il periodo che abbiamo vissuto, non dimentichiamolo. Penso che l'Italia debba avere memoria storica di quello che è accaduto negli scorsi mesi. Ce l'abbiamo messa tutta.” “Grazie.” “Grazie mille.” “Grazie, buon lavoro a tutti!”.