Sull'Africa si è perso troppo tempo, tra un Europa distratta e un'Italia concentrata su altro. Ora è il momento di recuperare. Giorgia Meloni è perentoria, parla appena arrivata ad Addis Abeba, prima volta di un Capo di Governo occidentale dopo la fine delle ostilità in tigré. Vede subito il presidente dell'Unione Africana, cena con il primo ministro etiope, al rientro in hotel incontra il premier somalo. L'Italia ed il suo Governo ci sono assicura il Presidente del Consiglio, sull'africa si vuole investire, cooperare per migliorare le condizioni socio-economiche, la via per creare nuove opportunità per la nostra economia e provare ad alleggerire le partenze dei migranti. "Qui sono molte le materie sulle quali discutere, quella migratoria è una conseguenza, ma qui sono presenti le nostre aziende con i loro investimenti, sono presenti le nostre aziende con le infrastrutture. Summit intergovernativo Italia-Africa che si celebra ogni due anni, l'ultimo è stato nel 21, in autunno si svolge il prossimo e credo potrebbe essere l'occasione giusta per presentare definitivamente il nostro piano Mattei, sul quale intanto lavoriamo in cooperazione con questi Paesi". Gli investimenti massicci di Russia e Cina in queste aree sono la conferma di quanto troppo poco sia stato fatto, il Governo cerca ora di riprendere posizioni, a maggio con l'ONU guiderà una conferenza sulle emergenze nel Corno d'Africa, a luglio con la FAO un vertice sulla sicurezza alimentare. Nei prossimi mesi una delegazione di imprese italiane sarà qui in missione per capire come lavorare insieme, serve know how, servono infrastrutture, servono macchinari ed attrezzature agricole, ma serve soprattutto un rapporto di fiducia basato su un impegno duraturo nel tempo, il vero obiettivo di questo viaggio in Africa.