Si chiudono le liste e sorprese e colpi di scena hanno già affollato gli ultimi giorni della corsa alla scadenza, insieme a conferme di peso come la discesa in campo del presidente del consiglio che ha chiesto agli elettori di scrivere in scheda solo Giorgia, il nome di battesimo: niente nome ma candidatura come capolista nelle circoscrizioni centro isole anche per il segretario PD Schlein che rispetto alla scelta del premier ha commentato sotto il nome niente. Però anche per lei sono arrivati appunti per fino da esponenti illustri del centrosinistra come Prodi sulla scelta di candidarsi per poi di sicuro non andare a Bruxelles. Candidatura con tanto di nome del simbolo invece anche per Carlo Calenda il capolista dappertutto tranne che nel nord ovest dove ha lasciato il posto alla ex ministro Elena Bonetti, nella stessa circoscrizione dove l'alleanza Verdi, Sinistra ha candidato in testa alla lista l'italiana detenuta in Ungheria, Ilaria Salis. Altro leader capolista in tutte le circoscrizioni tranne le isole dove il primo nome è quello di Antonella Chinnici è il segretario di Forza Italia Tajani; decisione opposta a quella di Matteo Salvini che non si candida così come il presidente 5 stelle Conte, entrambi con la motivazione che siccome al Parlamento Europeo non andrebbero non vogliono fare qualcosa di ingannevole per gli elettori. Il Generale Vannacci invece, è il primo in lista per la Lega in centro e sud Italia. Dei molti malumori interni al Carroccio si è ampiamente detto ma il leader e vicepremier ha tirato avanti con la sua idea. Mentre da Fratelli d'Italia è arrivata a sorpresa la candidatura di Vittorio Sgarbi altro nome destinato a far rumore. Infine, arriva la conferma che Renzi si candida nelle liste di Stati Uniti di Europa, ma all'ultimo posto ovunque, dice che lo fa per metterci la faccia ma senza voler primeggiare.