Mancano poche ore alla chiusura della campagna elettorale per le europee, poi la parola passerà agli elettori. I temi nazionali si intrecciano, nei comizi e nelle parole dei leader politici, con quelli europei. La Presidente e capolista ovunque per Fratelli d’Italia, Meloni, dice che l’obiettivo è “spostare l’asse delle scelte europee a destra”, sostituendo i socialdemocratici con le forze che si riconoscono nell’area conservatrice e di centrodestra. Tra queste, sembra sempre più chiaro, è inclusa anche Marine Le Pen, con cui, dice Meloni, “c’è sempre stata stima e rispetto”. E su quali siano le urgenze da affrontare secondo lei in Europa, Meloni è chiara: “dire basta alle eco-follie” e affrontare la “sfida demografica”. In casa, intanto, si continua a discutere anche di temi nazionali. Come il premierato, su cui giorni fa aveva espresso preoccupazione il presidente della Conferenza Episcopale Italiana Zuppi. A intervenire nel dibattito, ora, è il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Parolin, sottolineando: "la CEI è libera di esprimere la propria opinione". E se anche le opposizioni criticano duramente la riforma, altrettanto aspre sono le polemiche sulle più recenti mosse del Governo: dall’accordo con l’Albania sui migranti, "fallimentare" dice Giuseppe Conte, alla social card appena presentata. Uno spot elettorale, secondo le opposizioni. “Il Governo prende in giro gli italiani con decreti vuoti, come quello sulle liste d'attesa, negli ultimi giorni della campagna elettorale”, aggiunge Elly Schlein. .























