Liste, candidature, nomi. I partiti si preparano alla sfida delle Europee e schierano i volti destinati a raccogliere i consensi. In casa Forza Italia Silvio Berlusconi guiderà tutte le circoscrizioni, tranne quella del centro dove il capolista sarà Antonio Tajani, attuale Presidente dell'Europarlamento. La legge elettorale prevede parità numerica tra uomini e donne e tre preferenze a candidati di genere diverso. E allora per i partiti la caccia alla donna diventa una sfida. Così se dentro Forza Italia sbatte la porta e se ne va Elisabetta Gardini, gli azzurri vedranno nelle loro liste Irene Pivetti. Lei che fu Presidente della Camera con la Lega, partito in cui, però, ora non si riconosce più e che vedrà il nome di Matteo Salvini in cima ovunque. Il PD di Zingaretti schiera 39 donne e 37 uomini nell'intento - dice il Segretario - di formare una lista inclusiva. C'è la renziana Simona Bonafè, ma anche l'ex Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, Roberto Battiston, ex capo dell'Agenzia Spaziale Italiana, fatto fuori dal Governo gialloverde, e ancora Caterina Avanza, collaboratrice di Macron in Italia. Nelle prossime ore spetterà a Di Maio presentare le candidature del Movimento 5 Stelle con cinque donne capolista. I nomi, però, lasciano perplessi in molti, forse perché non sono di richiamo, come ci si aspettava, tra giornaliste e imprenditrici che qualcuno teme saranno poco più che specchietti per le allodole. Lui, Di Maio, consapevole delle difficoltà, cerca una sponda nell'ala ortodossa e Roberto Fico, assicurando "Non staremo con i tifosi dell'austerity, né con le destre populiste".