A pochi giorni dalla bocciatura del referendum sull'eutanasia arriva in aula, alla Camera, la proposta sul suicidio assistito. Una legge che punta a regolamentare quanto previsto dalla Consulta nel 2019 in seguito alla morte del Dj Fabo, colmando così un vuoto normativo. Sentenza che stabilisce che in Italia si possa aiutare una persona a morire, senza rischiare di finire in carcere, se malata di una patologia irreversibile che provoca sofferenze fisiche o psicologiche intollerabili e che sia consapevole. Favorevoli Pd, Movimento 5 Stelle, Leu, Italia Viva e Più Europa. "Le persone che soffrono hanno bisogno di cura, di una terapia del dolore efficace garantita da strutture pubbliche, hanno bisogno di cure palliative efficaci e hanno anche il diritto a una morte dignitosa, con questa legge noi garantiamo loro e le loro famiglie questo risultato." Contrari Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia che avevano inutilmente presentato un emendamento soppressivo dell'intera legge respinto con 126 voti sì e 262 no. Il leader della Lega propone di accorpare il voto delle amministrative di primavera con quello sui cinque quesiti referendari ammessi. "Sceglierà il Governo la data più utile per lo svolgimento di questi referendum che ripeto l'Italia attendeva da 30 anni, perché le mancate riforme della Giustizia ormai si inseguono e susseguono da 30 anni." Sui temi della Giustizia le posizioni rimangono distanti all'interno delle forze di maggioranza ma anche nello schieramento di centrodestra con il Ministro Gelmini che incalza a rimanere uniti. Ma Fratelli d'Italia è contraria ad alcuni quesiti a partire da quello sulla legge Severino e la custodia cautelare.























