Il controllo del Governo resta, ma saranno le Regioni da lunedì 18 maggio a decidere in base ai dati sanitari e alle linee guida trasmesse ai governatori. Nelle prossime ore, poi l'esecutivo dovrà varare un nuovo provvedimento, visto che le misure attuali per il contenimento scadono il 17 maggio. Il divieto di assembramento resta, si va invece verso l'autocertificazione necessaria solo per lo spostamento tra regioni, consentito per lavoro, stato di necessità e salute. L'orientamento in attesa di conferme è di consentire dal 1° giugno i viaggi da una regione all'altra, ma a patto che abbiano uno stesso indice di contagio. Dovrebbe essere possibile spostarsi nelle seconde case, e soggiornarci se si trovano nella regione di residenza. In caso contrario ci dovranno essere comprovati motivi di urgenza. Si va verso l’okay ad incontri con gli amici nel rispetto della distanza di sicurezza o con mascherina. Intanto i documenti tecnici per le riaperture fissano paletti molto stringenti. Per i ristoranti, oltre a misure per evitare la contaminazione di superficie e sistemi di areazione e alla prenotazione obbligatoria, si raccomanda, per ogni cliente, uno spazio di quattro metri quadrati O di barriere divisorie. Vietati i buffet. Dal parrucchiere si potrà andare solo su appuntamento con una distanza di due metri tra i clienti, obbligatori mascherina e lavaggio dei capelli. E ancora grembiule e asciugamani monouso e lavati e conservati secondo regole precise. Apertura possibile anche domenica e lunedì. Misure simili per i centri estetici, con obbligo di mascherina chirurgica, visiera o schermi facciali e di disinfettare la cabina ogni cambio cliente. Vietati sauna e bagno turco e idromassaggio. Infine le palestre. Il Ministro Spadafora ha indicato il 25 maggio come possibile data di riapertura. Si aspetta la conclusione del confronto con i tecnici.