Se il Governo oggi o domani dicesse: “Si apre il 18 maggio”, tutti comincerebbero a mettere in moto i motori, e almeno hanno un minimo di luce in fondo al tunnel, ma a tutt'oggi, a casa mia, mi insegnano che il 18 maggio potrebbe presentarsi Conte, sabato sera di due giorni prima, e fare un altro Dpcm che vale per un altro paio di settimane. Siamo anche in un'aria di incertezza che è paurosa. È difficile spiegare che un'azienda con mille dipendenti può aprire e sta lavorando da settimane e un negoziante che vende magliette in 40 metri quadri non può aprire. Non possiamo più attendere e chiediamo, quantomeno io in particolar modo, chiedo che il Governo produca un provvedimento che potrebbe essere tranquillamente un Dpcm, nel quale si dice: si autorizzano le Regioni ad aprire sulla base di un piano che vogliamo vedere.