Naufragata quasi subito la possibilità di un campo largo tra sinistra e il Movimento 5 Stelle, troppo profonde qui in Piemonte le fratture su Olimpiadi e Tav per essere ricomposte. Sono cinque i candidati sostenuti da 13 liste in corsa verso il nuovo grattacielo, sede della Regione. Tre milioni e 300mila circa gli aventi diritto al voto che tra pochi giorni sceglieranno il presidente e l'aggiunta con la nuova legge elettorale regionale. Vince chi avrà anche un solo voto più degli altri e non è previsto il ballottaggio. "Chiarite le regole conosciamo i candidati presentandoli con il relativo appello al voto nello stesso ordine in cui gli elettori li troveranno sulla scheda elettorale l'8 e il 9 giugno". A partire da Alberto Costanzo, 62 anni, avvocato di Casale Monferrato. un passato politico da indipendente, la sua lista si chiama "Libertà" e lui stesso la definisce anti-sistema. "Gli elettori piemontesi dovrebbero votare per la lista Libertà, perché la lista Libertà rappresenta il popolo, mentre i partiti tradizionali rappresentano solo se stessi e il popolo non si sente più rappresentato da loro". Francesca Frediani, 49 anni, formatrice professionale informatica, ex Movimento 5 Stelle da cui è uscita due anni fa, convinta no TAV, ora nel gruppo misto in regione si presenta con la lista "Piemonte Popolare". "Perché siamo l'unica forza realmente fuori dal sistema, la vera alternativa ai partiti della guerra, del cemento delle grandi opere inutili, per la difesa della sanità pubblica, dei trasporti, della scuola e della cultura". Attuale capogruppo in consiglio regionale del Movimento 5 Stelle e Sarah Disabato, 35 anni, biologa e collaboratrice sportiva, ha mosso i primi passi nel Movimento sin dagli inizi. "Il Movimento 5 Stelle vuole continuare ad occuparsi delle esigenze dei cittadini piemontesi a partire dalla tutela della sanità pubblica, il diritto alla salute è messo a repentaglio dalle scelte di centro-destra e centro-sinistra, noi vogliamo tutelare i posti di lavoro quindi garantire il diritto al lavoro che si sta perdendo nella nostra regione e ancora migliorare la qualità dell'ambiente del trasporto pubblico locale". Sostenuto da cinque liste il presidente in carica Alberto Cirio, vicepresidente di Forza Italia, 51 anni, imprenditore agricolo, punta al bis appoggiato da un'ampia alleanza di centro-destra. "Perché abbiamo governato il Piemonte nei cinque anni più difficili della storia dal dopoguerra a oggi, abbiamo portato la regione fuori dalla pandemia prima è meglio di altre regioni italiane e con questa capacità oggi restituiremo il diritto alla salute e coglieremo l'opportunità della crescita economica che sta arrivando nella nostra regione". Candidata per il centro-sinistra anche, lei con 5 liste a supporto, è invece Gianna Pentenero, 59 anni, ex assessore alla sicurezza del Comune di Torino, già due volte assessora regionale con le giunte Bresso e Chiamparino. "Perché noi vogliamo dare una sanità più forte ai cittadini e alle cittadine del Piemonte, vogliamo dare trasporti sostenibili e vogliamo dare più opportunità di lavoro e allora, dritti al punto, votate Gianna Pentenero".