Il presunto affair Lega-Russia potrebbe valicare i confini nazionali e coinvolgere direttamente Mosca. La Procura di Milano pensa ad una rogatoria internazionale per fare luce sulla presunta trattativa con alcuni russi per far arrivare fino a 65 milioni di dollari al Carroccio con un affare sul petrolio. Un'indagine avviata in seguito alla pubblicazione dell'inchiesta apparsa sull'Espresso, prima della diffusione dell'audio da parte dello statunitense BuzzFeed che riporta di un incontro all'Hotel Metropol di Mosca tra Gianluca Savoini, un avvocato di nome Luca, Francesco detto il nonno e tre russi. Savoini, Presidente dell'Associazione Lombardia Russia, indagato per corruzione internazionale, resta chiuso nel suo silenzio. A commentare sono gli esponenti della Lega, che di fatto, parlano di lui quasi come uno sconosciuto, nonostante le immagini e i video lo riprendano accanto al leader della Lega, proprio in Russia e in diverse occasioni. E spunta l'identità di uno degli italiani, quel tale Luca sarebbe l'avvocato Gianluca Miranda, come lui stesso spiega al quotidiano Repubblica, quel 18 Ottobre dello scorso anno, sarebbe stato presente all'incontro e oggi l'inchiesta non lo preoccupa. Di fatto ai magistrati milanesi Sergio Spadaro, Fabio De Pasquale e Gabriele Ruta toccherà stabilire se c'è stato un trasferimento di sospetti fondi neri, in seguito alla compravendita con sconto di petrolio. Secondo l'audio acquisito agli atti, lo scorso ottobre si sarebbe cercato un accordo sulle percentuali di sconto. Le indagini chiariranno anche questo punto, mentre sembra siano state già sentite diverse persone dagli inquirenti.