Fondo Salva Stati, Governo alla ricerca di un'intesa

04 dic 2019
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Nessun rischio di rottura nel Governo. Il premier Conte prova a stemperare le tensioni nella maggioranza, nonostante la fermezza dei 5 Stelle forti del ritrovato asse Di Maio-Di Battista sul no al testo attuale e sulla richiesta di modifiche sostanziali al fondo salva-Stati e nonostante la chiusura, al tempo stesso, che arriva dall'Eurogruppo. “Vi sarà un passaggio parlamentare dove ci confronteremo. Siamo sicuramente in passaggi finali perché si è lavorato ed è sicuramente un progetto più maturo. Ma non dimentichiamo anche che c'è una logica di pacchetto”. Logica del pacchetto e decisione finale rimessa al Parlamento, insiste, dunque, il Premier. Parole gradite agli alleati pentastellati e che appaiono anche come un tentativo di prender tempo per cercare una difficile sintesi nella compagine di Governo. Sulla mozione l'intesa però appare al momento lontana, ma vicine sono le date del voto in aula tra una settimana. Di Maio da un lato assicura la piena sintonia con il capo dell'esecutivo, dall'altro avverte: decidono i 5 Stelle, siamo l'ago della bilancia. Affermazioni però poco graditi al PD, che ora sembra non escludere più nulla, elezioni comprese. Ufficialmente nessuno lo dice, ma in molti lo pensano. Sono gli italiani il vero ago della bilancia, dicono i Dem, e il segretario Zingaretti aggiunge: c'è una posizione comune, la linea è quella di Conte. “Scommettiamo molto di più sulla forza di questa manovra economica, che inizi ad affrontare i problemi, e restringiamo lo spazio delle polemiche o della flessibilità, individuale o di partito, che non serve a niente”. Delrio però avverte: è il momento di andare avanti senza più diktat, nessuna paura del voto. Un messaggio chiaro. Come chiaro è quello del governatore della Banca d'Italia Visco, che sulla riforma del Mes parla di effetti limitati che vanno nella giusta direzione. In tutto questo le opposizioni trovano terreno fertile per attaccare: nessuna modifica, va messa completamente da parte la linea del Carroccio. “E' legittimo che la nuova maggioranza possa avere un'idea diversa, ma se ha un'idea diversa deve venire in Parlamento e votare un atto d'indirizzo che dia mandato al Governo di approvare il Mes perché ad oggi noi abbiamo un atto parlamentare che invece diceva al Governo di bloccare quella riforma”. Ma se Salvini mette nel mirino soprattutto Conte - ha lo sguardo di chi ha paura, dice il leader della Lega - da Forza Italia, Berlusconi, pur critico col Governo, si dice pronto a tutelare l'interesse nazionale.

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