Ci sono le questioni interne le questioni legate alla politica nazionale quelle legate alle amministrative e ora anche quelle legate all'Europa, è un mosaico complesso quello che si vede oggi nel centro destra e l'ultimo tassello arriva dal cuore del vecchio continente, sullo sfondo la questione della leadership futura mentre i due alleati Salvini e Meloni impegnati per posizionarsi o meglio riposizionarsi in chiave Europea, in attesa di vedere come sarà plasmato il futuro politico dei sovranisti. Matteo Salvini da parte sua lancia dal Portogallo il suo progetto con uno slogan netto mettere fine al dominio della sinistra nell'Europarlamento, la base del progetto è chiara. "Secondo me questo è il momento in cui lavorare per mettere insieme il meglio dei tre gruppi alternativi alle sinistre, per essere determinanti per essere i secondi e io spero i primi all'interno del Parlamento Europeo. Spero che nessuno abbia gelosie, invidie, voglia di chiusure perché in ballo c'è il futuro dell'Europa." Insomma una nuova agenda per l'Europa che oggi secondo Salvini non è l'Unione Europea e nemmeno l'Euro ma milioni di cittadini europei, strategia che sembra mediare rispetto a quella sempre attribuita a Giancarlo Giorgetti che vedeva un approdo leghista nel campo del Partito Popolare Europeo, il centrodestra Forza Italia replica così. "Siamo favorevoli ad ogni forma di collegamento ulteriore con chi è alleato con noi in Italia ma certamente il PPE è l'architrave al quale facciamo riferimento." Ma cosa ne pensa Giorgia Meloni all'eventuale creazione di una sorta di federazione che sia in grado di formare un gruppo unico di centrodestra? Reduce da un blitz tra Spagna e Polonia Meloni scruta l'orizzonte cercando di puntellare il suo percorso da una posizione privilegiata e cioè da presidente dei conservatori europei, il risultato? Si guarderà inevitabilmente alla politica ma anche i numeri, un banco di prova europeo in attesa di schiarite che dovranno arrivare anche in casa con la scelta faticosa dei nomi per le amministrative.