Dopo mesi di muro contro muro è ora ufficiale il divorzio tra Movimento 5 Stelle e l'Associazione Rousseau. Le loro strade si separano definitivamente dopo l'accordo raggiunto sui dati degli iscritti, anche grazie all'intervento del Garante della privacy che aveva dato cinque giorni per il passaggio degli elenchi e all'intesa sui termini economici il cui ammontare non è ancora noto. L'annuncio arriva su Facebook dall'ex Premier Giuseppe Conte: il Movimento 5 Stelle entra in una nuova storia, ha detto, giugno segna l'inizio del secondo tempo. Il capo politico in pectore scandisce così tappe serrate: entro la fine del mese su una nuova piattaforma saranno votati statuto, carta dei valori e leader. Un passaggio, dunque, che potrebbe sancire il principio dell'era Conte alla guida dei pentastellati, ma sul quale si consuma l'addio di Davide Casaleggio. Le parole con cui il figlio del co-fondatore Gianroberto sbatte la porta dopo 15 anni e toglie la sua iscrizione sono dure. Questo non è più il Movimento e sono certo non l'avrebbe più riconosciuto nemmeno mio padre. A suggellare lo strappo sul sito di Rousseau compare un comunicato inequivocabile: l'Associazione non si occupa più di erogare il servizio assistenza agli iscritti. Tra i big pentastellati immediato il sostegno al nuovo corso arrivato dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio: con Giuseppe Conte possiamo rilanciare il Movimento, ora dobbiamo sostenerlo e blindare la sua leadership.