È l'authority per la privacy il terreno dello scontro più forte fra opposizione e Governo in queste ore, senza dimenticare la manovra. Le vicende raccontate dalla trasmissione televisiva Report con al centro in particolare il ruolo e i comportamenti del consigliere Ghiglia vicino a Fratelli d'Italia, ma non solo, si parla anche di altri membri come il presidente Stanzione quota PD, provocano un'ondata di reazioni e critiche da tutto il centro con in testa PD e Cinque Stelle che chiedono l'azzeramento dell'organismo. Lo fa per prima Schlein e se da Fratelli d'Italia il responsabile organizzativo Donzelli dice: per noi non c'è problema, siamo sempre favorevoli allo scioglimento di qualsiasi ente nominato dal centrosinistra, il Presidente dei Cinque Stelle si unisce alla segretaria PD nella richiesta. "Noi chiediamo l'azzeramento, lo chiedo a nome di tutto il Movimento Cinque Stelle. L'azzeramento del Garante della privacy che ha perso la necessaria forza, credibilità". Lo scontro va avanti anche sulla manovra dopo le parole di Giorgetti che ha detto siamo stati massacrati per avere cercato di aiutare non i ricchi, ma chi guadagna cifre ragionevoli, l'opposizione replica. "Al solito il Ministro dell'Economia dice di difendere i ceti medi, in realtà i ceti medi non si sono accorti di essere difesi, anzi sono stati abbastanza massacrati". Le strade però prendono direzioni diverse se si parla di tasse, in particolare di redistribuzione, con una sorta di patrimoniale come rilanciato dall'area più a sinistra e dalla Cgil. Lei aumenta le tasse e lui dice aumentiamole di più. Landini, osserva da Italia Viva Renzi, fa sembrare Meloni una statista. .























