Noi agiamo in autonomia, le accuse sono infondate. Per questo il Garante per la privacy, Pasquale Stanzione, dice no alle dimissioni sue e del collegio di garanzia. La narrazione di un Garante subalterno alla maggioranza di Governo, dice Stanzione, è una mistificazione che mira a delegittimarne l'azione, specie quando le decisioni sono sgradite o scomode. Le dimissioni sono state chieste sulla scia delle inchieste di Report dalle opposizioni che attaccano anche sulla manovra e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non si sottrae alla contesa. Ci vuole coraggio a dire che avvantaggia i ricchi, ha scandito sottolineando come chi guadagni 2000 euro netti al mese e magari deve mantenere tre figli, non rientra certo in questa categoria, sulla scia Forza Italia. "E questa è la volta di occuparsi, perché questa mi sembra la domanda, dei redditi cosiddetti del ceto medio. Ha ragione perfettamente Giorgetti, no? Avere uno stipendio, di 2000 euro al mese non significa essere ricchi con l'incremento dei costi." Ai veri ricchi, a quelli che guadagnano dai 2 milioni di euro in su invece chiede un contributo il segretario della Cgil, Maurizio Landini, dopo un incontro al Nazareno con Elly Schlein, che ha messo a fuoco anche i temi dello sciopero generale del 12 dicembre. "Abbiamo ribadito la proposta, visto le diseguaglianze che si sono determinate, sul piano della distribuzione della ricchezza, anche di un contributo di solidarietà per i 500 mila cittadini italiani più ricchi, che hanno ricchezza oltre i 2 milioni di euro, proprio per poter recuperare quei 26 miliardi che servono per investire sulla Sanità pubblica, sulla scuola, sulla non autosufficienza per una politica seria della casa" E a proposito di manovra e scioperi si consuma una spaccatura evidente del fronte sindacale, riprova sono le quattro manifestazioni che in poco più di 15 giorni, dal 28/11 al 13/12, porteranno in piazza USB, CGIL, CISL e UIL, ognuno con le sue bandiere, ognuno con le sue ragioni. .























