Si chiude la due giorni dei giovani di Confindustria di Rapallo, dopo l'appello del Presidente Rossi al Governo affinch� il Paese intraprenda la strada delle scelte e della crescita senza ulteriori esitazioni, oggi, con la presenza al convegno del sottosegretario Giorgetti, sono tornati in primo piano i temi economici di strettissima attualit�, come i mini-bot proposti dal Governo per saldare i debiti dello stato nei confronti del mondo delle imprese. I mini-bot non sono n� l'anticamera dell'uscita dall'Europa n� l'anticamera dell'uscita dall'euro, � semplicemente il tentativo di risolvere un problema, che � quello dei crediti nei confronti della pubblica amministrazione, che abbiamo messo l�, che siamo disposti a discutere, io infatti ho detto che non � la Bibbia, per� questo problema dei debiti nei confronti della pubblica amministrazione non l'abbiamo creato noi. Nel merito, il no degli industriali � chiaro e si allinea a quello del presidente BCE, del governatore della Banca d'Italia e in ultimo, ma solo in ordine di tempo, del ministro Tria. Ma allora come rilanciare un Paese che zoppica, dal fronte della crescita dell'occupazione e con la minaccia di una procedura d'infrazione che pende sulla testa? I mini-bot sono un modo, come dire, per intercettare debito, ma abbiamo un debito pubblico rilevante. Quindi il punto di confronto con il Governo, nell'interesse del Paese, � quello di individuare le risorse non gli strumenti per fare debito pubblico. Per questo noi siamo critici rispetto allo strumento, perch� non risolve la questione fondamentale, cio� il debito pubblico del Paese. All'interno dell'ennesima querelle economico-politica bisogna per� non perdere di vista un fattore che forse � il pi� delicato di tutti e si chiama credibilit�, e il nostro Paese ne ha assoluto bisogno, non solo per attrarre investimenti, ma anche per avere un ruolo di primo piano nelle scelte politiche dell'Europa. Le prossime saranno importantissime e solo allora capiremo se ci saremmo riusciti oppure no.