Calano i fumatori ma ancora ce ne sono tanti tra i giovani e con un trend più lento per le donne. I dati che inquadrano ad oggi il rapporto degli italiani col fumo, frutto di due diverse indagine dell'Istituto superiore di sanità, sono in parte incoraggianti perché dicono che la maggioranza degli adulti tra i 18 e i 69 anni non fuma, al 59%, o ha smesso di fumare, 17%, ma raccontano anche di un mondo giovanile fatto di un 30% di fumatori, che ha i primi accessi a sigarette o simili fra i 13 e il 14 anni. E dicono che rispetto al passato si è decisamente assottigliata la distanza fra donne e uomini, perché se è vero che la quota di fumatori si riduce in generale, il calo risulta più lento per le donne che oggi hanno quindi in parte eroso il vantaggio che storicamente avevano sugli uomini. Fra gli adulti più giovani c'è una diminuzione del fumo da sigaretta ma aumenta la quota di consumatori di prodotti alternativi, come sigarette elettroniche, in via esclusiva o anche insieme alle sigarette tradizionali, il cosiddetto policonsumo. Di fatto negli ultimi 15 anni la percentuale di italiani fumatori si è ridotta ma troppo lentamente, spiegano gli esperti. Erano il 30% nel 2008, adesso si attestano al 24%. È cruciale quindi la prevenzione fin dalle scuole. Circa uno studente italiano su tre, tra i 14 e i 17 anni, ha fatto uso di un prodotto a base di tabacco o nicotina negli ultimi 30 giorni. E i genitori, in un caso su tre, ne sono a conoscenza ma sembrano tollerare maggiormente l'utilizzo dei nuovi prodotti rispetto alla sigaretta tradizionale.























