Siamo qui per ricordare degli innocenti trucidati certo. Ma siamo qui anche per chiedere, ancora una volta, perdono a nome delle istituzioni di questa Repubblica per il silenzio colpevole che per decenni ha avvolto le vicende del nostro confine orientale. E siamo qui per rendere omaggio a tutti gli istriani, i giuliani, i dalmati che per rimanere italiani decisero di lasciare tutto, case, beni, terreni, per restare con l'unica cosa che i comunisti titini non potevano togliere loro e cioè l'identità.