Giuli: nessun "caso", c'è chiacchiericcio mediatico

Dopo giorni di voci su tensioni interne a Fratelli d'Italia riguardo al Ministro della Cultura, dal vertice del partito arrivano le smentite. Il Sottosegretario Fazzolari ribadisce grande stima, il Presidente della Commissione Cultura della Camera, Mollicone, minimizza sulla presunta lite con la sorella di Giuli e descrive un rapporto di assoluta concordia. Lo stesso Ministro a Venezia per la presentazione della rivista della Biennale mostra serenità: "Ampiamente sopravvalutato tutto il legittimo chiacchiericcio mediatico, sono sostenuto, lo testimoniano le dichiarazioni, lo testimoniano i miei rapporti personali quotidiani con il Governo e con il partito di Maggioranza del Governo, non c'è nessun caso Giuli, c'è un rapporto di concordia, di volontà di andare avanti con forza condivisione e serenità". Le dimissioni a pochi giorni dalla nomina del Capo di Gabinetto Spano, hanno solo in parte sopito le polemiche fanno ancora rumore i resoconti giornalistici sui contenuti anche omofobi contro Spano e Giuli per averlo scelto in chat interne di Fratelli d'Italia e quelle di gruppi Pro Vita. Mentre il Governo e la Maggioranza ribadisco che il presunto conflitto di interessi di Spano per contratti al suo compagno quando era alla Fondazione MAXXI in caso avrebbe riguardato la precedente gestione Melandri. Ma il programma TV Report insiste facendo sapere che racconterà una vicenda simile al caso Boccia che chiamerebbe in causa un ruolo che avrebbe avuto anche Giuli. Le opposizioni non mancano l'occasione per attaccare oltre che il Ministro, l'intero Governo. Ci sono 850 mila lavoratori della Cultura italiana che si sentono in grave imbarazzo, anno prima visto le scene con Sangiuliano, adesso vedono queste che non si capisce manco cosa sono, regolamenti di conti di Fratelli d'Italia, quello che non vedono è un piano per la cultura".