Sul filo dello scadere dei termini per la promulgazione, arriva la firma del Quirinale anche sulla legge Nordio, che tra le altre cose elimina il reato di abuso d'ufficio. Un vuoto che però viene in qualche modo colmato con l'introduzione di una nuova fattispecie il reato di peculato per distrazione introdotto del Decreto Carceri; quest'ultimo promulgato dal Quirinale a poche ore dalla sua approvazione in Parlamento non smette di far discutere maggioranza ed opposizione. Per il centro-sinistra infatti il provvedimento è vuoto e insufficiente per affrontare Il principale problema delle carceri italiane: il sovraffollamento. Il Ministro della Giustizia Nordio ha detto di voler parlare di questo tema con il Presidente della Repubblica Mattarella a cui chiederà un incontro, probabilmente dopo l'estate, ne ha già discusso invece con la Presidente del consiglio Meloni e altri membri del governo per ipotizzare soluzioni a breve e medio termine. Tra le misure su cui vuole lavorare c'è anche una stretta alle misure cautelari, per ridurre i casi in cui è possibile chiedere la carcerazione preventiva. Un'ipotesi su cui è d'accordo la maggiorana anche se si intravedono sfumature diverse tra le opinioni dei partiti e una parte di opposizione, Italia viva, Azione più Europa; contrari invece PD, 5 Stelle e verdi sinistra che vedono in questa possibile stretta un modo per tutelare amministratori e politici che vengono indagati per reati come la corruzione. Gli arresti domiciliari decisi per il Presidente della Regione Liguria Toti è la tesi ne sono un esempio.