La maggioranza trova un accordo sulla giustizia ma la partita non è ancora chiusa. Una intesa di massima che nelle prossime ore andrà messa nero su bianco per far ripartire in commissione l'iter del provvedimento. Nulla di scontato un passo avanti importante per il ministro Cartabia che dopo giorni non facili riesce a mettere d'accordo i partiti di Governo anche se con qualche distinguo. I renziani infatti, voteranno le loro proposte di modifica, mentre la Lega non ha dato garanzie su quegli emendamenti che riguardano temi oggetti di referendum sulla giustizia. Il Carroccio conferma il sostegno al guardasigilli, ma ribadisce la necessità del passaggio referendario. La riforma Cartabia è un buon punto di mediazione tra i partiti che hanno sensibilità assolutamente diverse sulla giustizia. La Lega vuole una riforma radicale che può esserci, dobbiamo capire chi vogliamo al CSM, dobbiamo separare le carriere. Ecco per un vero cambiamento cominciamo con il referendum del 12 Giugno. I tre punti su cui le forze politiche sembrano aver trovato accordo riguardano lo stop alle porte girevoli, bloccate per i magistrati che faranno politica, il sistema elettorale del CSM se optato per il maggioritario bi-nominale con quota proporzionale e la separazione delle carriere dei giudici. È consentito un solo passaggio da giudice a PM e viceversa entro 10 anni. Ma il limite non varrà se le funzioni sono esercitate nel settore civile. Un accordo di massima accolto con favore da gran parte della maggioranza con il Partito Democratico che chiede chiarezza a Italia Viva e alla Lega colpevoli di non aver ritirato quegli emendamenti sui quali vi è già il parere negativo del Governo. Se dopo questo sforzo che ha costato a tutti, è costato a tutti le forze politiche dei passi in avanti dello sforzo di mediazione, due forze della maggioranza si tirano indietro; vogliono tenersi le mani libere, mettono a rischio la riforma ed è evidente che non si può pensare che si fa un accordo e poi non lo si rispetta in commissione in aula. Nelle prossime ore il testo arriverà in commissione giustizia per un iter che al momento non appare affatto scontato.