Il continuo salire dei numeri dell'epidemia spinge il Governo verso nuovo Dpcm con misure restrittive. A Palazzo Chigi si susseguono incontri, vertici non solo con i capi delegazioni dei partiti che sostengono l'esecutivo, ma per la prima volta complici, ministro D'Incà, anche con i capigruppo di maggioranza e opposizione, ma le distanze si consumano sia dentro l'esecutivo con i renziani che chiedono misure meno ferree, sia con le regioni. Con i governatori lo scontro si apre soprattutto su sull'orario di chiusura dei locali. Il governo vorrebbe chiudere bar e ristorante alle 18, i governatori chiedono di arrivare fino alle 23, oltre ad un impegno concreto sul ristoro alle attività che verranno penalizzate. Anche sulla scuola restano profonde divisioni. Nella bozza del Dpcm si mantiene la didattica in presenza per tutti tranne che per gli studenti delle superiori, per loro didattica a distanza per il 75 %. Troppo poco per i Presidenti di Regione che chiedono lezioni esclusivamente a distanza per le superiori e per l'Università. Il punto di caduta, affidato ancora una volta alla lunga mediazione tra le varie anime della maggioranza fa slittare di ora in ora il Dpcm che dovrebbe entrare in vigore lunedì 26 fino al 25 novembre, un mese in cui, salvo ulteriori modifiche, dovrebbero essere evitate feste in luoghi sia privati che pubblici. Anche quelle dopo le cerimonie civili e religiose, raccomandato di non ospitare persone in casa a meno che siano conviventi. Prevista poi la chuisura di cinema, teatri, sale da concerto, sale gioco e scommesse, palestre e piscine. Gli eventi sportivi proseguiranno, ma senza pubblico. Si discute dell'opzione di chiudere la circolazione tra le regioni. Un fatto è certo, le misure peseranno su un'economia fragile, e già dentro la maggioranza si ripropone il tema, a dir poco divisivo, del MES. il coinvolgimento pomeridiano delle opposizioni non basta a placare Salvini e Meloni: "il governo naviga a vista" per il primo, mentre la leader di Fratelli d'Italia accusa: "un lockdown mascherato sarà un colpo mortale per la nostra economia. Pretendiamo trasparenza e interventi di comprovata utilità".